Lascia andare ciò di cui non hai più bisogno,
ciò che ti opprime, ciò che ti consuma, ciò che ti impedisce di esprimere al massimo il tuo essere, la tua forza e luce interiore.

Questa frase si sente spesso e – specialmente quando si seguono percorsi spirituali o di crescita personale – viene ripetuta all’infinito.

Ma cosa significa esattamente lasciare andare? E perché è così importante farlo?

La risposta è soggettiva, cambia da persona a persona, da vissuto a vissuto.
Siamo un agglomerato di esperienze, di momenti che ci hanno fatto sorridere, gioire, pensare, imparare, crescere… ma anche piangere, soffrire e a volte maledire. E, molto spesso, proprio le esperienze negative e spiacevoli riescono a toccarci talmente in profondità da lasciare dei segni dolorosi nel nostro inconscio.
Si tratta di cicatrici invisibili ma presenti e pronte a metterci in difficoltà, farci sentire inappropriati o sbagliati. A volte provocano delusione, paura, indecisione, insicurezza e si manifestano proprio nel momento in cui si presentano situazioni che richiamano emozioni, parole o contesti simili a quelli in cui si è manifestato il trauma, lo spiacevole evento o la situazione che ci ha feriti. Possiamo paragonare il tutto ad un programma per computer che pur non essendo attivo è salvato nel suo processore ed è pronto all’uso ogni qualvolta venga chiamato in azione.

È per questo motivo che a volte reagiamo in modo impulsivo, arrabbiandoci, sentendoci offesi o addolorati per motivi all’apparenza futili… Ed é sempre per questo stesso motivo che non si dovrebbe MAI giudicare nessuno, ma piuttosto perdonare, avere compassione e comprensione per le persone e le situazioni che incrociano il nostro cammino, qualsiasi sia la maniera in cui questo contatto avviene. 

Ognuno di noi ha la propria storia, ognuno ha seguito un percorso diverso, che – per quanto possa essere simile – è per forza differente da quello degli altri. Siamo unici, ma allo stesso tempo uguali.
Funzioniamo alla stessa maniera ma, l’unico vero modo per poter davvero capire quali impulsi portano una persone ad agire e a comportarsi in una determinata maniera, è camminare nelle sue scarpe, seguendo i suoi stessi passi, comprendendo ciò che ha vissuto e passato durante la sua esistenza.
In poche parole, un’impresa impossibile. Ed è proprio per questo motivo che non si dovrebbe mai giudicare nessuno cercando di perdonare, essere compassionevoli e comprensivi.

Quanto spesso però riusciamo ad avere compassione e comprensione per noi stessi e di conseguenza per chi ci circonda? Quante volte riusciamo davvero a perdonare noi stessi o coloro che con parole o atti ci hanno feriti?

Proprio nella comprensione e nella consapevolezza che tutto accade per un motivo e succede per insegnarci qualcosa (che non per forza deve rovinarci la vita o farci sentire delle pessime persone) sta l’essenza del lasciare andare. 

L’atto di lasciare andare inizia con la pura volontà di non voler più essere influenzati dal dolore e dalla sofferenza che ci hanno provocato determinate esperienze, situazioni o persone.
Per essere capaci di lasciare andare però, è necessario volerlo veramente, e per volerlo veramente bisogna voler modificare il proprio modo di pensare sostituendo le convinzioni negative, i pensieri che opprimono il nostro essere e di conseguenza le azioni che ne scaturiscono, con la buona energia di pensieri orientati verso ciò che desideriamo davvero e vogliamo raggiungere.

Non sempre però questo percorso è facile, perché tante esperienze che segnano la nostra esistenza sono state rimosse dai nostri ricordi e sono salvate nel nostro inconscio sotto forma di affermazioni o credenze difficili da riconoscere ed elaborare. È proprio per questo motivo che schiacciando il tasto sbagliato è possibile fare esplodere sentimenti come rabbia, delusione e tristezza. Ognuno di noi porta il suo bagaglio… e nessuno sa, per l’esattezza da cosa è composto e quali tasti provocano una determinata reazione

Per fortuna ci sono metodi e tecniche che aiutano ad eliminare queste costrizioni, permettendo a temi, situazioni ed eventi spiacevoli e spesso “superficialmente” dimenticati, di venire elaborati, risolti, facendoli scorrere via e rimpiazzandoli con nuova forza, amore e gratitudine.

Alcuni metodi sono semplici da mettere in pratica, anche autonomamente e in qualsiasi momento.
Altri richiedono impegno, costanza, coerenza e il sostegno di persone capaci di guidare questo processo di profondo cambiamento. Dipende tutto da ciò su cui si vuole lavorare, ma nella maggior parte dei casi queste pratiche sono supportate da tecniche di respiro consapevole, di proiezione e visualizzazione mentale e possono essere accompagnate da meditazioni guidate, preghiere e mantra. 

Con Alta Badia Balance offriamo diverse possibilità di partecipare a workshop e retreat per elaborare questo tipo di  programmazioni negative e liberarsi da ciò che impedisce di brillare e sentirsi bene con sé stessi e con gli altri.
È infatti assolutamente possibile rimuovere traumi e programmazioni del passato (che influenzano il nostro presente e potrebbero influenzare negativamente anche il nostro futuro) se davvero lo vogliamo.
Per fare ciò, le tecniche di Innerfitness® che proponiamo durante i nostri workshop nel corso dell’estate, sono molto efficaci.
A breve invece (dal 21/10 al 5/11/21) proporremo anche un programma di due settimane con Bernadette Schwienbacher – autrice di più libri e operatrice del benessere – che da oltre 40 anni si occupa di programmi di training mentale, benessere interiore e laboratori che aiutano le persone a stare bene dentro, eliminando ogni genere di programmazioni negative.
Il ritiro “Entpanzerung” serve infatti a rimuovere l’armatura e ciò che appesantisce l’animo, partendo da esercizi di respirazione e compiti da eseguire individualmente. Si tratta di un programma talmente potente che in due settimane è possibilie resettare le informazioni negative che il nostro corpo, le nostre cellule e il nostro inconscio hanno assorbito nel corso della vita. Scopri di più sull’Entpanzerung cliccando qui.

L’unico requisito per riuscire nell’impresa è metterci forza di volontà, convinzione e voler oltrepassare il confine dettato dai limiti mentali che ci siamo costruiti nel corso della vita, spezzando le catene che ci impediscono di esprimere i nostri talenti, idee e la pura e bellissima essenza che si nasconde dentro ad OGNUNO di noi . 

Senza la piena volontà di voler cambiare qualcosa, troveremo sempre la scusa per tornare in un ruolo di vittima, a cui va tutto storto e a cui la sorte non sorride. Bisogna voler dire “basta” e impegnarsi attivamente per riprogrammare i propri pensieri e le proprie abitudini. 

Consiglio a tutti di approfondire l’argomento anche perché ciò che blocca la nostra energia vitale, se trascurato troppo a lungo può creare blocchi energetici che col passare del tempo possono manifestarsi anche fisicamente. Non siamo solo carne ed ossa. Siamo molto di più e siamo collegati ad un’infinita sorgente energetica che oltre ad alimentare noi, alimenta la natura e tutti gli esseri viventi, ma questa è un’altra storia.
Apritevi alla possibilità di guarire non solo il corpo ma specialmente ciò che appesantisce la mente, fa soffrire l’anima e impedisce di risplendere, ricordandovi sempre di non essere troppo rigidi e severi, né con voi stessi né con chi vi circonda. Regalando un sorriso, un abbraccio, un po’ d’amore è possibile risolvere qualsiasi cruccio, incomprensione e dare forza e supporto a chiunque incontriamo. L’unica cosa che tutti noi desideriamo è essere amati ed accettati per come siamo, senza mai dimenticare che, tra tutti, dobbiamo essere noi i primi ad amarci ed accettarci per come siamo.

Apritevi alla possibilità di guarire non solo il corpo ma specialmente ciò che appesantisce la mente, fa soffrire l’anima e impedisce di risplendere, ricordandovi sempre di non essere troppo rigidi e severi, né con voi stessi né con chi vi circonda.